29/09/2017
Mediocredito FVG non è indagata, nessuna ipotesi di bancarotta dell'istituto friuliano

Udine, 28 settembre 2017 – In relazione ad alcuni articoli apparsi oggi sulla stampa, Mediocredito FVG specifica quanto segue:

  • La perquisizione della Guardia di Finanza presso gli uffici dell’istituto ha avuto come presupposto ipotesi di reato che, qualora accertate, farebbero capo a persone fisiche, al momento ignote. Non esiste alcuna ipotesi di reato riferita a Banca Mediocredito.
  • Una delle ipotesi di reato su cui si è basata la perquisizione è quella di concorso in bancarotta semplice e non riguarda in alcun modo Mediocredito bensì persone fisiche ignote.
  • Ad oggi le operazioni prese in esame nella perquisizione sono, nella totalità, relative a delibere assunte nel periodo 1997-2013.
  • Qualora le ipotesi di reato che hanno dato luogo alla perquisizione dovessero essere accertate, è del tutto evidente che Mediocredito risulterebbe parte lesa. Pertanto, Banca Mediocredito – che ha offerto sin da subito la massima collaborazione agli inquirenti – auspica che si arrivi al più presto all’accertamento della verità. Ove risultassero accertate responsabilità penali ai danni dell’istituto, Banca Mediocredito si tutelerebbe in tutte le sedi giudiziarie competenti.
  • Banca Mediocredito, inoltre, tutelerà in tutte le sedi la propria immagine e la propria reputazione a fronte di eventi o iniziative che possano arrecare all’Istituto qualsiasi danno ingiusto.
  • Risulta, infine, del tutto inesistente e senza fondamento l’ipotesi, ventilata in alcuni articoli, che la perquisizione della Guardia di Finanza possa in qualche modo avere un’influenza su eventuali processi aggregativi o di partnership in corso.