02/05/2017
Approvato il nuovo bilancio 2016. Varati l'aumento di capitale e la cessione dei crediti deteriorati

Rinviato il rinnovo degli Organi Amministrativi per chiudere le complesse operazioni straordinarie in corso.

Udine, 28 aprile 2017 – L’Assemblea ordinaria degli Azionisti, oggi riunitasi presso la sede di Udine, ha approvato il bilancio 2016 di Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia; la nomina dei nuovi componenti degli Organi Amministrativi per il triennio 2017-2019 è stata, invece, rinviata ad nuova riunione che sarà convocata nei prossimi mesi.

La decisione assunta dall’Assemblea, relativamente al rinnovo degli Organi Amministrativi, è coerente con la volontà di consentire al Consiglio di amministrazione in carica di finalizzare le complesse operazioni straordinarie in corso.

Il Consiglio di amministrazione, infatti, dopo l’inatteso epilogo, a novembre 2016, del progetto di partnership con il Gruppo bancario Cooperativo Iccrea, per cause indipendenti dalle volontà della Banca e correlate principalmente alla riforma delle banche di credito cooperativo, ha deciso un aggiornamento e un’accelerazione, come anche richiesto dall’Autorità di vigilanza, delle iniziative strategiche di risanamento già pianificate:

  • un importante rafforzamento patrimoniale;
  • una forte riduzione della dimensione del portafoglio crediti deteriorati;
  • la riduzione strutturale degli oneri operativi della gestione;
  • la ricerca di un partner industriale e finanziario.

Oggi, l’Assemblea Straordinaria ha approvato un’operazione di aumento del capitale sociale per un ammontare massimo di 100 milioni di Euro riservato ai Soci. L’operazione si perfezionerà nei prossimi mesi, possibilmente entro il 30 giugno 2017, comunque dopo il rilascio da parte della Banca d’Italia delle autorizzazioni di legge, e permetterà alla Banca di preservare un idoneo profilo patrimoniale anche a seguito del closing della cessione di circa 400 milioni di Euro di crediti deteriorati il cui progetto è in corso di finalizzazione. L’impatto economico della cessione condizionerà il bilancio 2017; anche il bilancio 2016 ha, peraltro, scontato un processo di approssimazione dei valori del portafoglio a quelli di cessione. Il difficile lavoro svolto negli ultimi mesi dagli Organi e dalla Struttura della Banca consentono, con le importanti decisioni oggi assunte dai Soci, di guardare positivamente al futuro della Banca e affrontare con più forza le sfide industriali della congiuntura bancaria impone. Tenuto conto dell’esigenza di una rapida ed efficace implementazione delle iniziative strategiche, anche propedeutiche all’individuazione di un partner, la Banca ha deciso di avvalersi del supporto di advisor finanziari e legali qualificati, Equita Sim e Chiomenti.

Per quanto riguarda l’esercizio 2016, nonostante il perdurare di un contesto complesso e non favorevole per tutto il sistema bancario italiano, sotto il profilo operativo i risultati conseguiti da Banca Mediocredito sono stati positivi; in particolare:

A fine marzo, il Consiglio di amministrazione ha approvato il nuovo piano industriale 2017-2019 la cui implementazione si svilupperà nelle prossime settimane.

Il rafforzamento patrimoniale e la cessione di una parte rilevante dei crediti deteriorati sono operazioni indispensabili per agevolare la costruzione di un nuovo scenario di partnership che resta una prospettiva necessaria per Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia.

L’operazione di cessione dovrebbe riguardare una dimensione di circa il 65% del totale del portafoglio dei crediti deteriorati al 31.12.2016 (oltre il 70% delle sofferenze) e permetterebbe alla Banca di migliorare significativamente la qualità del suo portafoglio, riducendo l’incidenza dei crediti deteriorati sul totale del portafoglio, e di recuperare una più solida prospettiva di reddito positiva; il closing della cessione seguirà quello dell’aumento di capitale.

I principali Soci, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Fondazione CR Trieste, hanno manifestato formalmente l’interesse a sostenere il rafforzamento patrimoniale della Banca.

  • il volume di credito complessivo erogato alle imprese della regione è stato di 227 milioni di Euro;
  • sono state perfezionate nuove operazioni creditizie per Euro 195 milioni,
  • le imprese clienti di Banca Mediocredito con crediti erogati erano pari a 3.217 per un numero complessivo di 4.979 rapporti in essere;
  • la raccolta diretta ammonta complessivamente ad Euro 674 milioni di cui Euro 559 milioni da clientela istituzionale, corporate e retail; quella realizzata attraverso il prodotto contoforte.it supera i 329 milioni di Euro con circa 8 mila clienti

Al 31.12.2016 i crediti deteriorati lordi (valore IAS) sono pari a 563 milioni di Euro con un calo del 6,81% rispetto al dato di fine 2015; il loro valore netto si attesta a 245 milioni di Euro con una riduzione del 27,48% rispetto al 2015. Dal punto di vista economico, il risultato di gestione si è confermato positivo anche nel 2016 con un valore di circa 13,1 milioni di Euro; il dato è positivo anche nel primo trimestre 2017. Nel 2016 la Banca ha anche rilevato circa 2 milioni di oneri di contribuzione ai fondi di risoluzione e garanzia. Per effetto del risultato economico 2016, i mezzi patrimoniali netti della Banca si attestano al 31.12.2016 a 66,8 milioni di Euro; i ratios patrimoniali della Banca si attestano a 6.10% ed al 10,86% rispettivamente in termini di CET1/TIER1 e di Total Capital ratio; l’operazione di rafforzamento patrimoniale oggi deliberata dall’Assemblea straordinaria consentirà di ricollocare gli indicatori a livelli ampiamente superiori. “Fin da subito, da quando questo Consiglio di Amministrazione ha iniziato ad operare, abbiamo dichiarato che senza un profondo piano di risanamento questa banca non avrebbe potuto stare sul mercato. Per questo, con fatica e in un contesto estremamente complesso per l’economia e per il settore bancario italiano, abbiamo messo a punto le azioni strategiche necessarie per dare un nuovo corso a Mediocredito. In questi anni abbiamo potenziato il ruolo della banca al servizio del territorio e delle sue imprese e realizzando le dolorose, ma quanto mai necessarie, operazioni di risanamento dell’istituto. Con queste operazioni la banca potrà avere i requisiti patrimoniali e di mercato per costruire partnership durature e proficue per il nostro territorio.

In questo contesto si inseriscono sia la cessione dei crediti deteriorati che l’aumento di capitale così come era previsto dal piano industriale e come è stato richiesto dalla Banca d’Italia – ha dichiarato la Presidente Cristiana Compagno.

Il risultato economico netto finale registra una perdita di 76,2 milioni di Euro e sconta oltre al costo del rischio di credito (71,4 milioni di Euro) anche le politiche fiscali prudenziali attuate dal Consiglio di amministrazione che hanno portato all’imputazione a conto economico di 13,9 milioni di imposte anticipate dipendenti da redditività futura già iscritte nel 2015, nonché la mancata iscrizione del credito d’imposto maturato sulla perdita fiscale del 2016 (17 milioni di Euro).

Le spese del Personale sono calate nell’esercizio del 3,86%; le altre spese amministrative del 3,17%.

La copertura dei crediti deteriorati risulta tra i più elevati del sistema, in forte crescita rispetto al 2015, e si attesta al 56,46% del valore lordo; le sofferenze – la patologia più severa di crediti deteriorati – sono pari a 385,3 milioni di euro e sono coperte al 67,87% e le inadempienze probabili sono pari a 150,3 milioni di euro e risultano coperte al 34,42%.

Il Consiglio di amministrazione ha saputo con determinazione tenere la dritta la barra in questo lungo percorso, iniziato nel 2014, che ora anche grazie al sostegno dei Soci vede prossimo il traguardo”.