12/06/2018
Mediocredito FVG: Banca Centrale Europea e Banca d'Italia autorizzano l'integrazione con Iccrea

’Assemblea ordinaria degli azionisti approva il bilancio 2017

 

Udine, 11 giugno 2018 – Nel corso dell’odierna Assemblea ordinaria, il Presidente di Mediocredito Friuli Venezia Giulia Emilio Casco ha informato gli azionisti delle autorizzazioni rilasciate da Banca Centrale Europea e da Banca d’Italia in merito all’accordo per l’operazione di integrazione con il Gruppo bancario Cooperativo Iccrea.

Si conclude così, in modo completamente positivo, l’esame delle Autorità di vigilanza necessario per l’efficacia dell’accordo stesso e si procederà, quindi, all’integrazione di Banca Mediocredito Friuli Venezia Giulia all’interno del perimetro del Gruppo bancario Cooperativo Iccrea.

Siamo molto soddisfatti che le Autorità di vigilanza abbiano espresso un parere pienamente favorevole alla proposta della nostra operazione” ha dichiarato il Presidente Emilio Casco. “L’integrazione di Banca Mediocredito con un socio bancario di primario livello come il Gruppo Iccrea segna un passaggio fondamentale nel processo di rafforzamento del nostro istituto. In questo modo, Mediocredito è riuscito a finalizzare positivamente il proprio progetto di risanamento grazie solo all’intervento dei Soci principali e senza il ricorso ad altre forme di sostegno od aiuto. Un caso unico in Italia. Ed un esempio dell’efficienza friulana.

Ci tengo a ringraziare sinceramente tutti coloro che hanno profuso un impegno straordinario per portare a termine questa operazione con successo e in tempi così rapidi: la Regione, con cui abbiamo sempre mantenuto un dialogo costante e proficuo a tutti i livelli, la Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste, lo stesso gruppo Iccrea con cui abbiamo condiviso il valore e la reciproca opportunità di questo accordo, i funzionari pubblici e i miei colleghi di Mediocredito che hanno operato con professionalità e dedizione” ha concluso il Presidente Casco.

L’accordo tra Mediocredito e gruppo Iccrea persegue una duplice finalità: da un lato, valorizzare Banca Mediocredito nel suo ruolo naturale e storico, ossia quello di sostenere lo sviluppo delle piccole e medie imprese che nascono e operano nella regione Friuli Venezia Giulia; dall’altro, accrescere le attuali risorse e le potenzialità del Gruppo bancario Cooperativo Iccrea.

Nel dettaglio, l’operazione verrà perfezionata attraverso un aumento di capitale di Banca Mediocredito Friuli Venezia Giulia riservato al Gruppo Iccrea, affinché – in linea con i piani di sviluppo che verranno adottati da Iccrea – l’istituto diventi, in ambito regionale e in collaborazione con le BCC aderenti, centro di competenza per le attività di credito agevolato, i finanziamenti a medio e lungo termine, le attività di tesoreria degli Enti pubblici.

Banca Mediocredito – dopo il perfezionamento, entro il 31 dicembre 2018, dell’operazione di acquisizione del 100% di BCC factoring – contribuirà a sviluppare l’attività di factoring del Gruppo bancario Cooperativo Iccrea  sulla propria clientela tanto nell’aerea friulana quanto sulla clientela di tutte le BCC aderenti a Iccrea sul territorio nazionale. Verranno altresì sviluppate, attraverso l’istituto friulano, le attività a valore aggiunto nel segmento corporate rafforzando i servizi di advisory, tra i quali quelli tipici di consulenza alle  aziende nell’accesso al mercato regolamentato dei capitali.

L’operazione inoltre prevede l’ingresso della Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste nel capitale di Iccrea Banca, consentendo così alla Fondazione di essere il primo investitore istituzionale esterno al sistema del credito cooperativo a entrare nel capitale della Capogruppo del Gruppo Iccrea, in coerenza anche con gli obiettivi della riforma del sistema cooperativo italiano.

Nel corso dell’odierna seduta, l’Assemblea degli azionisti ha inoltre approvato il bilancio 2017 di Banca Mediocredito. L’esercizio ha registrato una perdita – attesa e annunciata – ancora derivante dal costo del rischio causato dalla cessione di gran parte del portafoglio dei crediti deteriorati per totali Euro 400 milioni.

Più in particolare, per quanto riguarda l’esercizio 2017, nonostante il perdurare di un contesto complesso e non favorevole per tutto il sistema bancario italiano, sotto il profilo operativo i risultati conseguiti da Banca Mediocredito sono stati positivi:

  • il volume di credito complessivo erogato alle imprese della regione è stato di Euro 175 milioni;
  • sono state perfezionate nuove operazioni creditizie per Euro 110 milioni,
  • le imprese clienti di Banca Mediocredito sono 2.958 con un numero di rapporti superiore a 4.000 controparti;
  • la raccolta diretta ammonta complessivamente ad Euro 596 milioni di cui Euro 448 milioni da clientela istituzionale, corporate e retail; quella realizzata attraverso il prodotto contoforte.it supera i 318 milioni di Euro con oltre 7.000 clienti

Al 31.12.2017 i crediti deteriorati lordi (valore IAS) sono pari a Euro 179 milioni con un calo del 68,17% rispetto al dato di fine 2016;

La copertura dei crediti deteriorati risulta tra i più elevati del sistema e si attesta al 49,24 % del valore lordo; le sofferenze – la patologia più severa di crediti deteriorati – sono pari a Euro 104 milioni e sono coperte al 68,37%.

Dal punto di vista economico, il risultato di gestione – al lordo del costo del rischio ma al netto di tutti i costi operativi –  si è confermato positivo anche nel 2017 con un valore di Euro 4,8 milioni.

Inoltre, nel corso dell’esercizio, si sono registrati risultati importanti nel contenimento dei costi. Sono stati ridotte le remunerazioni dei membri del Consiglio di Amministrazione, contenuti in modo rilevante i costi esterni, gli oneri operativi ridotti del 10,36%, migliorate le spese del Personale del 12,1% senza che questo abbia provocato alcuna ripercussione negativa sul livello occupazionale, una delle priorità dell’attuale Presidente.

Nel 2017 la Banca ha anche contabilizzato tra i costi  circa Euro 1 milione di oneri da contribuzione ai fondi di risoluzione e garanzia.

Il risultato economico netto finale registra una perdita di Euro 52,4 milioni e sconta, oltre al costo del rischio di credito (Euro 12,4 milioni), l’onere straordinario derivante dalla cessione dei crediti “no-performing” per un ammontare complessivo di Euro 43,4 milioni. Le politiche fiscali prudenziali attuate dal Consiglio di Amministrazione hanno portato a non iscrivere a  conto economico una posta di Euro 7,9 milioni di credito d’imposta maturato sulla perdita fiscale del 2017.

Per effetto del risultato economico 2017, i mezzi patrimoniali netti della Banca si attestano al 31.12.2017 a Euro 98,87 milioni; i ratios patrimoniali della Banca si attestano a  11,05% ed al 13,36% rispettivamente in termini di CET1/TIER1 e di Total Capital Ratio.